Hai sentito tanto parlare di Formazione a Distanza nell’ultimo periodo, quasi certamente hai preso parte anche tu a uno dei tanti corsi che si sono tenuti online negli ultimi mesi, perché no, forse anche con noi.

Ma puoi dire di conoscere bene tutte le potenzialità di questa nuova forma di erogazione della formazione?

Se sono dette e se ne stanno dicendo davvero tante.

C’è chi riesce a vedere solo aspetti positivi, chi invece la interpreta come una sconfitta per l’essenza stessa della formazione.

Certamente si tratta di una strategia formativa poco diffusa, di cui molti ignoravano l’esistenza fino a qualche mese fa e che ha subito un vero e proprio boom a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19.

Mi sento quasi di definirlo il salvagente che ha permesso a molti ragazzi e giovani di continuare il loro percorso di studi anche in un momento così delicato, in cui i contatti sociali rimangono piuttosto limitati, senza sprecare tempo e risorse.

Ma la Formazione a Distanza è stata connotata da aspetti positivi sin dalla sua origine.

Scopriamo più da vicino di cosa si tratta e perché costituisce la forma di erogazione della formazione del futuro.

Si è parlato per la prima volta di “formazione a distanza” nel 1972, in occasione del International Council for Correspondance Education, anche se in questo caso per FAD si intendeva più che altro un’azione formativa sviluppata nell’ambito della formazione per corrispondenza.

In realtà proprio la formazione per corrispondenza può essere considerata come una forma embrionale di Formazione a Distanza e risale addirittura al 1840, quando per la prima volta venne diffuso del materiale didattico relativo a un corso di stenografia a mezzo lettera.

Anche quella erogata successivamente, con l’avvento della TV, si può intendere come Formazione a Distanza.

Nei primi decenni dall’avvento di questo nuovo mezzo di comunicazione, venne sfruttata molto la televisione, soprattutto le reti nazionali, per tenere veri e propri corsi preparatori agli esami scolastici. Il suo obiettivo, in questo caso, era quello di raggiungere le fasce meno scolarizzate della popolazione e permettere a chiunque di conseguire un titolo di studio.

Certamente si tratta di una forma diversa da quella che conosciamo ora, anche se proprio negli ultimi mesi, sempre su alcuni canali delle reti nazionali, si sono tenuti programmi formativi da parte di esperti in diverse materie scolastiche, proprio per integrare e favorire l’apprendimento da parte dei ragazzi.

Bisogna aspettare agli anni Ottanta per assistere allo sviluppo della FAD nella forma più simile a quella attuale, ovvero in grado di sfruttare internet per facilitare la diffusione dei corsi.

Un progresso che restituisce e, anzi, mette al centro della formazione un aspetto nuovo e differente rispetto ai metodi tradizionali con cui era stata erogata fino a quel momento, sia a distanza che in presenza: l’interattività.

Grazie a internet e alla compresenza dei partecipanti nello stesso momento, la formazione conquista una nuova dimensione, più evoluta e costruttiva: dare la possibilità a chiunque non solo di fruirla ma di interagire, esprimere i propri pensieri e porre domande in tempo reale al docente.

Attraverso la Formazione a Distanza, l’utente riconquista un ruolo attivo, dando vita a nuovi processi di costruzione del sapere non più basati su una trasmissione unidirezionale.

Fino a quel momento, anche in una classe tradizionale, lo studente recepiva passivamente quanto veniva trasferito dal docente, senza avere la possibilità di portare il suo contributo.

In questo senso, si assiste a una vera e propria rivoluzione che, in parte, condiziona anche le forme tradizionali di erogazione della formazione.

Solo in questo momento emerge la consapevolezza vera e propria dell’esistenza di una formazione a distanza come ambito a sé stante della formazione.

In questa nuova fase viene eliminato definitivamente il vincolo tradizionale della contemporanea presenza fisica di docenti e allievi e si realizza un rapporto innovativo tra utenti e centro di erogazione remoto, favorendo la gestione integrata di tutti i servizi legati alla formazione.

Secondo la definizione dell’Isfol, possiamo considerare la Formazione a Distanza come “una strategia formativa che consente di partecipare ad un insieme di attività formative strutturate in modo da favorire una modalità di apprendimento autonomo e personalizzato, discontinuo nel tempo e nello spazio“.

Una strategia che permette a chiunque di frequentare un corso di proprio interesse, ovunque si trovi e in qualsiasi momento.

Basta leggere queste parole per comprendere immediatamente quali siano i vantaggi della Formazione a Distanza e comprendere, a differenza del pensiero comune, quanto favorisca l’interazione e la nascita di rapporti tra i partecipanti, soprattutto se fruita in modalità simultanea e non differita.

Con l’evolversi della Formazione a Distanza come la conosciamo oggi, si affermano:

  • La libertà dai vincoli spazio-temporali;
  • Una maggiore attenzione alle necessità individuali;
  • La dimensione sociale dell’apprendimento e percorsi di studio personalizzati.

Anche gli attori e i ruoli ricoperti nella Formazione a Distanza cambiano radicalmente rispetto ai metodi tradizionali.

Le figure coinvolte sono principalmente tre:

  • Docenti
  • Tutor
  • Discenti

Il docente ad esempio non è più solo relegato al ruolo di “diffusore della conoscenza” attraverso lezioni e materiali didattici.

Ora ricopre anche il delicato ruolo di supportare gli allievi nella comprensione delle loro esigenze formative e li guida nella scelta dei percorsi più idonei a raggiungere gli obiettivi fissati.

Assume anche il ruolo di moderatore della discussione nell’aula virtuale e in questo senso deve possedere senz’altro grandi abilità nel saper coinvolgere tutti i partecipanti alla conversazione.

Anche il tutor ora ricopre un ruolo cruciale per la Formazione a Distanza, quella del facilitatore.

Il suo compito è quello di diffondere i materiali didattici predisposti dal docente e relazionarsi con lui proprio per agevolare l’apprendimento da parte degli utenti.

Ma la vera rivoluzione è insita nel ruolo del discente, non più spettatore, costretto a seguire i ritmi imposti dal modello formativo del docente, ma attore in grado di decidere come e quando fruire dei suoi contenuti.

Ora l’allievo segue i suoi ritmi di apprendimento e non è più costretto ad adeguarsi a quelli prefissati.

I vantaggi di una simile evoluzione sono facilmente intuibili.

Grazie alla formazione a distanza non c’è più bisogno di raggiungere necessariamente il luogo di erogazione, anche chi è impossibilitato a farlo può beneficiare dei suoi contenuti come tutti gli altri.

Ancora, non sei costretto a organizzare tutti gli impegni della tua giornata in funzione della formazione, come rinunciare ad appuntamenti importanti.

La maggior parte dei corsi, anche quelli che prevedono una partecipazione simultanea, possono essere registrati e fruiti in un secondo momento, dandoti comunque la possibilità di interagire con tutor e docente a orari prestabiliti.

Il superamento della barriera dello spazio, offre la possibilità di fruire della formazione a chiunque:

  • sia portatore di handicap,
  • lavori a tempo pieno,
  • abbia esigenze specifiche di gestione familiare,
  • abiti in zone poco accessibili.

Insomma, contrariamente all’opinione comune, la Formazione a Distanza rappresenta una vera opportunità per tutti coloro che hanno bisogno di frequentare specifici corsi e non lo hanno ancora fatto perché inconciliabile con le proprie necessità.

I limiti sono davvero pochi, soprattutto se pensi che molte delle piattaforme utilizzate (G-Suite, Office 365 Education, Zoom, Fidenia, ClasseViva Spaggiari,Classmill, Socloo) offrono la possibilità di scambiare materiali in tempo reale e interagire con tutti i partecipanti.

Ora che sei più consapevole della storia che ha scandito l’evoluzione della FAD e di tutti i suoi vantaggi, cosa ne pensi?

Ritieni ancora sia stato snaturato il ruolo della formazione nella crescita di ogni persona o pensi sia un’opportunità da cogliere al volo?

Con buona dose di probabilità, a prescindere da ciò che ritieni, si tratta di una forma di erogazione che prenderà sempre più piede e destinata a diffondersi sempre più nell’immediato futuro.

In ogni caso, se credi, come immagino, si tratti una vera e propria occasione che può permetterti di acquisire conoscenze a cui non avresti modo di accedere, diversamente, in grado di accrescere le tue competenze e le tue possibilità di carriera, ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI CDQ FORMAZIONE e non perderti i nostri aggiornamenti.

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A presto.

Paola – Responsabile Comunicazione CDQ Formazione