Scrivendoti di preferire giovani senza esperienza, da assumere nella tua azienda, so perfettamente di aver catturato tutto il tuo scetticismo e le tue perplessità.

Perché dovresti assumere giovani senza esperienza, se puoi beneficiare delle competenze di quelli che già lavorano per te?

Per quale valida ragione dovresti addirittura investire su qualcuno che non sa fare niente rispetto a chi, invece, sa fare e anche tanto?

Paradossale, no?

Ecco, dopo questi tre quesiti che hanno appena delineato il tuo pensiero dinanzi a questo articolo, ribadisco e sottolineo che a preferire giovani senza esperienza nella tua azienda c’è tutto da guadagnare.

Partiamo dall’inizio, però. Mi piace prenderla sempre un po’ da lontano, per rendere meglio l’idea del concetto che voglio esprimere.

Collaborare con professionisti esperti è una delle cose migliori che possano capitare a un imprenditore.

Essere affiancato da personale qualificato, che sa il fatto suo, che conosce ogni più recondito angolo della nostra attività non ha eguali.

Avvalersi dell’aiuto di gente fidata, specializzata, perfettamente in grado di risolvere qualunque problema o grattacapo gli si pari davanti, meglio di come avremmo fatto noi, è un tesoro che non ha prezzo.

Ho la fortuna di provare anche io questa sensazione.

Mi basta guardare negli occhi quel mio dipendente che tanto sa fare, per rendermi conto che ha afferrato la questione senza che io dovessi in alcun modo aprire bocca. Anzi, ha persino anticipato ciò che avevo in mente, disegnando per filo e per segno le idee, le prospettive, le intenzioni che mi frullavano in capo per tradurli in parole, testi e progetti concreti e alla portata di tutto lo staff.

Andiamo, chi non desidera avvalersi di una spalla così forte, capace di toglierci le castagne dal fuoco nel momento giusto?

Tutti, anche tu.

Vedi allora che assumere personale con esperienza è basilare, come ti viene in mente di preferire giovani senza esperienza, invece? – Starai appuntando, sempre rileggendo il titolo del post.

Beh sai, caro imprenditore, in realtà sono perfettamente d’accordo con te. Certo che seguo anche io il tuo ragionamento e la tua logica, ma forse dovremmo un attimo fare un passo ancora più indietro e comprendere cosa porta un collaboratore venuto fuori dal nulla a diventare il nostro braccio destro. Anzi, le nostre mille braccia, se come lui ne abbiamo tanti altri in azienda.

Sì, perché sai, tendiamo molto spesso a scambiare il significato delle parole CAPACITÀ e COMPETENZE.

Hai capito bene. Non si tratta affatto della stessa cosa. Ed è proprio questa differenza che può fare la differenza nel nostro organico (perdona il gioco di parole).

Quando ci accingiamo ad assumere una nuova figura professionale, non si sa perché proviamo un sadico piacere nel metterla un po’ sotto torchio. Chi sei? Cosa hai studiato? Dove “ti sei masterizzato”? Quali dottorati? Quanti viaggi all’estero? Quante lingue? Dove hai lavorato prima? Per quanto tempo? Per fare cosa e, i più arditi, con quali risultati? Fino a QUALI COMPETENZE HAI?

Vedi, caro imprenditore, forse sbagliamo qualcosa in questo passaggio che, ahimè, se sottovalutato, può condurci a sprecare molto tempo e molte risorse dietro persone con un “pedigree” straordinario, ma totalmente inadatte all’attività che stiamo proponendo loro, nel contesto in cui li stiamo inserendo più di tutto.

Sai perché?

Perché abbiamo sottovalutato completamente l’aspetto delle CAPACITÀ.

A volerla spiegare in breve, consapevole che sei già cosciente di ciò che sto per scrivere, le capacità sono insite in ognuno di noi. Corrispondono a ciò che ognuno di noi sa fare in modo innato, a prescindere dal processo di apprendimento seguito. Da qui, tutto ciò che, invece, si acquisisce attraverso l’apprendimento sui libri e sul campo corrisponde alle competenze.

Benissimo.

Il nodo cruciale è proprio “tutto ciò che si acquisisce sul campo“. Quale campo?

Simile al tuo, certo, ma non il tuo.

Con campo, chiaramente, intendo settore di attività, contesto aziendale, mercato di riferimento. Tutti termini certo non interscambiabili tra loro, ma che contribuiscono a plasmare ogni figura professionale che vi opera.

In soldoni, se tu sei un’azienda che opera nel settore agroalimentare e cerchi, non so, qualcuno che ti aiuti a incrementare le tue vendite attraverso azioni mirate al tuo target, certamente sarai a caccia di esperti di marketing, esperti di strategia, esperti nelle vendite, magari anche esperti di comunicazione, purché esperti.

Per quale motivo dovresti preferire giovani senza esperienza?

Perché bisogna capire dove vai a beccare questi esperti, da dove vengono, cosa hanno fatto prima e con che imprinting arrivano nella tua azienda.

Mi auguro che, quanto meno, tu limiti la scelta a professionisti che abbiano operato almeno nel tuo settore, rimaniamo sempre sull’agroalimentare. Assodato ciò, dove lo hanno fatto? Per quale ramo dell’agroalimentare? Vino? Olio? Prodotti da forno? Pasta? Conserve? Biologico?

Ogni ambito è totalmente diverso dall’altro, pur facendo parte della stessa tipologia di mercato. Ma anche il luogo fa la differenza. Un conto è acquisire competenze in un azienda dell’Emilia Romagna, un conto è in Calabria, un altro in Lombardia e un altro ancora in Puglia.

Peggio, se poi iniziamo a spingerci verso il mercato target di riferimento (Italia, estero, estero dove? Europa, nord, est, Australia, America?)

Non voglio dilungarmi oltre, caro imprenditore, altrimenti rischio di farti perdere la bussola in questo mio percorso logico.

Tutto ciò che voglio limitarmi a farti prendere in considerazione sono questi pochi, semplici, quasi logici vantaggi che derivano dal preferire giovani senza esperienza, a volte, rispetto a chi ci presenta curriculum da capogiro.

FATTORE ETÀ

Sembra poco, ma non lo è. Se più maturo significa più saggio e più esperto, avvalersi di professionisti giovani vuol dire far entrare una boccata di aria nuova nella nostra azienda, fatta di innovazione, idee giovani, magari anche incoscienti e senza solidi studi, ma fresche, frizzanti, vincenti e al passo con i tempi.

Ancora di più questo vale se sei un giovane imprenditore. Affiancarsi di giovani come te o poco più di te, vuol dire aprirsi dinanzi una strada così ampia e lunga da riempire le carriere di tutti voi, senza pregiudizi, remore e ostacoli da parte di saccenti professionisti che vantano più anni di lavoro di te e hanno quasi la pretesa di poterti insegnare il mestiere, senza che comprendano ciò che tu hai in mente.

FATTORE FORMAZIONE

Quella che serve per acquisire le competenze sul campo. Quanto vale imparare un mestiere già nella tua realtà? Con i tuoi collaboratori, nei tuoi uffici, con i tuoi stakeholders, secondo il tuo metodo e non secondo quello di altri? Forse è proprio qui il fulcro del discorso.

Assumere professionisti già esperti vuol dire scontrarsi con il metodo che loro hanno acquisito altrove e che con una generosa dose di probabilità cozzerà nettamente con il tuo. Cosa peggiore, ci vorranno grandi abilità e tanta pazienza per gestire tali approcci differenti, e uscirne sani e salvi, senza che nessuno dei due si faccia male (lavorativamente parlando, s’intende).

Preferire giovani senza esperienza ha un potenziale formativo ineguagliabile, perché tutto ciò che imparerà a fare lo imparerà da te e saprà farlo benissimo solo nel tuo contesto e nella tua azienda. Certo un requisito di valore inestimabile.

FATTORE RISORSE

Tocca mettere in conto quanto costa avvalersi di nuovi collaboratori. E qui non vale molto la tanto famosa frase che gira ultimamente sui social, “se credi che un professionista ti costi troppo è perché non hai idea di quanto potrà costarti un incompetente“. Questa rimane sempre valida, a tutti livelli e in tutti i settori.

Certamente un professionista con esperienza costa, a volte anche tanto. Preferire giovani senza esperienza non vuol dire, però, ripiegare sulla famosa forza lavoro a basso costo, perché, anche in questo caso, se i giovani non rispondono alle tue direttive e ai tuoi insegnamenti, stai in ogni caso buttando soldi.

La vera perdita ce l’hai lì dove, pur assumendo un validissimo ed esperto lavoratore, questo proprio non voglia saperne di seguire il tuo metodo, di andare nella direzione che tu gli indichi, al punto da sentirsi talmente autonomo da seguire la sua strada. Ecco, in questo caso l’esperto oltre a costarti molto caro non avrà fatto fruttare il tuo prezioso investimento.

Di contro, un giovane inesperto, seppur con meno conoscenze, è certamente più propenso a seguire le tue indicazioni, mettendo a frutto ciò che tu avrai speso, anche in termini di risorse, oltre che di tempo, per lui.

FATTORE AGEVOLAZIONI

E con questo mi sto giocando l’asso nella manica. Eccola la ciccia di tutto questo meraviglioso preambolo, preferire giovani senza esperienza ti porta anche ad avere vantaggi di natura fiscale, contrattuale, contributiva, soprattutto se opterai per l’assunzione mediante contratto di APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE.

Hai capito bene. I costi di preferire giovani senza esperienza si possono ridurre parecchio se scegli la formula dell’APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE, anche dal punto di vista formativo.

La Regione Puglia, di fatto, ha pubblicato da poco un bando rivolto proprio a te, imprenditore pugliese, per sollevarti totalmente dai costi di formazione di base e trasversale, prevista dal contratto stesso e obbligatoria per legge.

In pratica, se presenterai istanza alla stessa Regione, entro il termine del 29 novembre prossimo, i costi formativi saranno totalmente coperti  dal finanziamento regionale.

Non trovi sia una grossa motivazione per preferire giovani senza esperienza nella tua azienda, ora?

Beh, vedi, le belle notizie non sono finite.

Noi della CDQ Formazione, possiamo fare molto altro ancora per te e per facilitarti il compito di assumere giovani reclute nella tua azienda.

Sempre in merito ai contratti di Apprendistato professionalizzante, noi possiamo:

  • predisporre il piano formativo individuale, necessario per la formazione tecnico-professionale;
  • supportarti in tutta la fase di attivazione dell’apprendistato;
  • monitore l’andamento del percorso formativo predisposto per l’apprendista;
  • validare le competenze dello stesso con la predisposizione del libretto formativo;
  • supportarti gratuitamente nella predisposizione dell’istanza di partecipazione al bando della Regione Puglia, permettendoti così di farti risparmiare bei soldini sul lato formazione.

In due parole, non ti abbandoniamo a te stesso, dopo averti svelato questa grandissima opportunità.

Non tentennare, dunque, fissa subito un colloquio con noi, chiamando lo 0883 885522 o compilando il form in calce alla nostra pagina dedicata all’apprendistato, dove potrai approfondire anche tutti i vantaggi di questa formula contrattuale.

Vedrai che, alla fine di tutto, mi ringrazierai anche.

Alla prossima.

Sara Pellegrino – Direttrice CDQ Formazione