Il web designer oltre a essere diventato il mestiere più ricercato del secolo è probabilmente uno dei più richiesti in quest’ultimo periodo, in cui molte attività si sono trasferite online.

Ciò nonostante le aziende faticano spesso e molto a trovarne di realmente competenti a cui affidare la progettazione del proprio portale web o e-commerce.

Leggendo i curriculum, un po’ tutti sembrano possedere quelle competenze necessarie a raggiungere ottimi risultati e consegnare ottimi prodotti, ma alla fine, chissà per quale ragione, c’è sempre qualcosa che non va.

Forse perché ancora molti sono i “web designer” che decidono di improvvisarsi senza conoscere bene il mestiere, incoraggiati dai pochi lavori mal retribuiti che riescono a portare a casa grazie al passaparola di amici e conoscenti.

D’altronde basta un occhio anche poco esperto per capire gli errori più grossolani e “fastidiosi” che un web designer può commettere.

Per metterti nelle condizioni di conoscerli bene e far in modo che anche tu possa evitarli, ho collezionato tutti quelli a cui mi è capitato di assistere.

Ecco dunque i 5 errori più frequenti commessi dai un web designer, che possono minare seriamente la tua reputazioni di professionista.

1. LA RESPONSIVITÀ DI UN SITO NON È UN OPTIONAL

Anche se per molti lo è.

Ormai è cosa nota che la maggior parte degli utenti navigano sul web attraverso smartphone e tablet. Anche tu lo fai.

Pensare di progettare un sito internet senza che questo sia responsive, fruibile su tutti i dispositivi, è come non progettarlo affatto.

Un portale che schizza alla velocità della luce su pc, ma non riesce a caricarsi sul cellulare o risulta completamente disallineato, evidentemente ha qualcosa che non va.

Ecco, quando predisponi il tuo prodotto ricordati sempre che la responsività è un aspetto da non trascurare.

2. USER EXPERIENCE, QUESTA SCONOSCIUTA

Molti presunti professionisti si fregiano di conoscere a fondo tute le tecniche per applicare efficacemente la UE ai loro prodotti.

Tanti altri si vantano di siti super accessibili creati in molte occasioni, ma così non è.

Per rendere un portale davvero orientato alla User Experience serve un grado di conoscenza approfondita dell’utente, delle sue abitudini di navigazione e di cosa può semplificargli, appunto, l’esperienza di utilizzo del tuo sito.

Non spenderti in paroloni così altisonanti se poi non ne conosci il significato fino in fondo.

Piuttosto studia e osserva quelli che meglio soddisfano la tua esperienza di navigazione e fanne tesoro per le tue progettazioni.

3. PROCESSI DI ACQUISTO (O CONTATTO) LUNGHI E MACCHINOSI

Un po’, se vogliamo, si ricollega alla precedente.

L’aspetto da tenere sempre a mente è solo uno: più ostacoli si incontrano nel percorso di acquisto, maggiori sono le probabilità che il cliente interrompa la navigazione.

Per cui, più complicati rendi i passaggi tra un’azione e l’altra, soprattutto se si tratta della chiusura di un acquisto, più saranno le possibilità che l’utente vada via, invece di comprare.

Un fattore da considerare soprattutto quando ti trovi a progettare un e-commerce, prima ancora di un semplice sito di navigazione.

Cerca quindi di utilizzare una customer journey map come strumento per disegnare la website experience.

Serve a tracciare il percorso che l’utente intraprende con prodotti e servizi: le singole fasi del processo, le esigenze e le aspettative delle persone, i touchpoint (primo contatto, acquisto, assistenza), i canali del ciclo relazionale (shop online, call center, email, app), lo stato emotivo (da positivo a negativo).

4. NELLA SCRITTURA DEL CODICE “LESS IS MORE”

So che probabilmente la cosa non gioca a tuo favore, perché il tuo obiettivo e portare a casa il cliente e legarlo il più possibile a te, però anche questo atteggiamento è sintomo di poca professionalità e scarsa serietà.

Si evince in modo particolare dalla scrittura del codice, a volte, volutamente confusa e non pulita come dovrebbe essere.

Beh, va bene la tattica commerciale, ma ricorda sempre di essere intellettualmente corretto col tuo cliente e fornirgli un lavoro che lo svincoli da te anche in futuro.

Scrivere un codice pulito vuol dire offrire la possibilità al tuo cliente di poterlo adeguare e modificare a tuo piacimento anche anni dopo la fine della collaborazione con te.

Se così non fosse, il web designer di turno potrebbe impiegare ore o non riuscire a implementare le modifiche che il cliente richiede con annesse imprecazioni verso il pessimo lavoro che tu gli hai preparato.

Meglio lasciare sempre un buon ricordo di sè.

5. TROPPO DESIGN E POCO PRODOTTO

A volte mi è capitato di avere a che fare con web designer da guidare per mano nella impostazione del sito, perché non avevano proprio idea di come e dove posizionare gli elementi grafici rispetto al testo per renderlo più accattivante e meno noioso.

Questo succede perché dilaga l’errata convinzione che l’aspetto grafico prescinda dal web design.

Non è proprio così, perché anche gli elementi grafici devono essere funzionali ai contenuti e al prodotto/servizio che si sta presentando e tu, in quanto professionista del web, dovresti avere un’idea molto chiara di come accostarli per rendere tutto chiaro, pulito e accessibile.

So che possono sembrarti banali questi 5 errori più frequenti commessi dai web designer, ma ti assicuro che hanno un’importanza fondamentale e possono segnare la linea di demarcazione tra veri professionisti e veri improvvisati.

Come rimediare a tutto ciò?

Formandosi, acquisendo metodi, conoscenze e competenze che spesso da autodidatta non si riescono ad apprendere.

Ecco perché abbiamo organizzato per te il corso GRATUITO per diventare Web Designer.

200 ore da seguire tutte online e senza sborsare un centesimo, che ti daranno la possibilità di imparare a progettare e realizzare siti Web.

Frequentandolo, comprenderai i vari linguaggi di programmazione (HTML, MySQL,PHP), come avviene lo sviluppo di un sito internet : dal dominio, alla struttura, alla configurazione, alle parti grafiche.

Per beneficiare di questa opportunità che, oltre a non farti sostenere spese, ti farà guadagnare anche di 400 Euro a titolo di bonus partecipazione, basta essere:

  • disoccupato
  • non impegnato nello studio
  • di età compresa tra i 16 e i 29 anni.

Queste le condizioni per approfittare del programma di finanziamento GARANZIA GIOVANI e frequentare gratis un corso che normalmente ti costerebbe diverse centinaia di euro.

Se anche tu desideri partecipare e acquisire le conoscenze necessarie a evitare i 5 errori più frequenti commessi dai web designer, allora compila il form e aspetta di essere ricontattato per conoscere tutti i dettagli del caso.

A presto.

Paola – Responsabile Comunicazione CDQ Formazione